Questo e’ il regno, il luogo, la terra delle dimensioni dove gli esseri di luce si intrecciano e confondono con i rami, il fusto, il colore degli alberi e del verde sentiero che porta nei ricordi lontani dove non ha importanza la realtà, ma la fantasia, la libertà di fare di essa la propria filosofia e rendere omaggio ai paesaggi che ospitano le vicende, le beffe dei folletti che si raccontano e che si dimenticano, ma che rivivono ogni volta che di loro si narra, proprio in quei paesaggi fatati, che qui periodicamente verranno rivisitati. (Kibaro)
I luoghi più nascosti, dove la vostra anima è libera di volare sono i preferiti dagli esseri di luce…
Le fate e gli elfi amano partecipare ai momenti di commozione umani. Non è raro sentirli vicini mentre ammiriamo un tramonto o quando rimaniamo incantati dalla bellezza di un fiore. Più di una volta mi è capitato di sentire le loro risa provenire dal cespuglio di biancospino che cresce rigoglioso in un angolo del mio giardino elfico!
Creare un giardino fatato non è un impresa titanica. Basta sentire e interpretare i gusti dei nostri piccoli ospiti.
E’ meglio piantare erbe, fiori, arbusti ed alberi spontanei che rispecchino la loro caratteristica principale: la semplicità.
E’ molto probabile che una bella rosa rossa non venga minimamente sfiorata dagli esseri di luce.
Tutte le popolazioni del mondo hanno sempre creduto che gli alberi avessero un’anima. Alcuni tipi di elfi e fate nascono dalle piante, come le mitiche Driadi greche. Tra le abitazioni comuni delle fate e degli elfi troviamo gli alberi, splendide creazioni naturali che personalmente adoro e amo quanto gli uomini. Il legame che si crea tra gli esseri fatati e i “Fratelli verdi” è fortissimo e indissolubile.
Essi vivono e muoiono con i loro alberi, e naturalmente non gradiscono che un uomo si faccia vivo con la scure.
Callimaco racconta la seguente storia: i Pelasgi avevano un bellissimo bosco, fitto e ombroso, consacrato a Demetra. Abeti, olmi, peri, peschi, frassini, pioppi e querce contribuivano a renderlo lussureggiante, Erysichthon, ricco personaggio locale, era stato di recente abbandonato dallo spirito guardiano della sua casa (ed anche, ovviamente, dalle sue facoltà mentali), e decise pertanto di assumere venti schiavi per far abbattere l’intero bosco. Questi iniziarono buttando giù un Pioppo altissimo e speciale sotto il quale le ninfe erano solite danzare a mezzogiorno. Il Pioppo cadde con uno scricchiolio ed una delle ninfe uscì dal cerchio, divenne pallida e morì, le altre gridarono, e la ninfa della Quercia cominciò a rabbrividire, sapendo che sarebbe stata la prossima. Fu la stessa Demetra a venirle in soccorso: con il suo aspetto furibondo e terribile terrorizzò gli schiavi, che fuggirono lasciando le scuri conficcate nella Quercia, e li colpì con la maledizione di una carestia permanente.
Questa ‘punizione’ è un motivo che si ripete. Il vuoto della mente sacrilega alla fine si manifesta nella sofferenza permanente del vuoto fisico.
In un giardino fatato non dovrebbe mancare l’acqua. In un angolo sarebbe bene installare una fontana o piccola cascata, per chi invece a più spazio consiglio un bel laghetto. E’ la gioia dei pixie!
Se poi qualcuno ha una vena artistica da esteriorizzare sarebbe bello creare statue raffiguranti satiri e fate!
Tutte i materiali che riflettono la luce e i colori attirano gnomi e folletti. Gli specchi ad esempio o piccoli laghetti.
Alberi che non dovrebbero mancare in un giardino delle fate sono:
sono il nocciolo, il salice, il sambuco e la quercia: due biancospini ed un sambuco vicini, sono una combinazione particolarmente pericolosa, occhio!
Sarà gradita una parte del tuo giardino lasciata incolta. Numerose fate ed elfi si riuniranno qui durante le notti di luna piena! Non c’è bisogno di un grande spazio occorre solo far capire ai nostri ospiti che sono i benvenuti!
Chiedete, ad alta voce ogni volta che varcherete l’entrata del vostro eden, ai folletti di venire a trovarvi. Sicuramente loro vi sentiranno… Loro vedranno il tuo cuore colorarsi di luce e la seguiranno. Intesseranno questo luogo con i poteri che gli sono stati concessi dagli elementi della natura. Il tuo giardino segreto sarà allora vivo per sempre!
Un altro elemento che non dovrebbe mancare in un giardino fatato è un piccolo altare di pietre. Fate e folletti amano ascoltare le nostre suppliche.
In un angolo, vicino da altre case, collocherete anche un piccolo braciere. Il fuoco è un elemento che avvicina alla straordinaria bellezza di madre natura. Le salamandre accorreranno in cerchio e faranno battere il vostro cuore all’unisono con quello della terra!
Quando l’ampiezza del vostro giardino lo permette, piantate uno o due piante di tiglio nella prossimità della casa; su di essi i buoni giganti del mondo fatato della natura lavorano incessantemente.
I tigli proteggono la casa dalle cattive influenze astrali, dai pensieri negativi che possono essere rivolti alla vostra persona. Quando si è depressi, angosciati, affaticati o troppo nervosi si vada per mezz’ora a sedersi sotto ai loro rami. Si sentirà una pace profonda che invade l’animo, una calma riposante che raggiunge il cuore, sentimenti di bontà e di comprensione che penetrano tutto l’essere.
Se lo spazio del giardino lo consente piantate anche una quercia.
che dona la forza muscolare, la resistenza fisica, il coraggio perché essa è abitata da un insieme di geni che donano la forza e l’ardimento. Ma se si è inclini ai litigi ed alle dispute non si deve chiedere protezione alle sue fronde, perché si diverrebbe ancora più eccitati.
I platani stimolano al raccoglimento, alla meditazione, all’ispirazione.
Poeti, scrittori, lavoratori intellettuali, sanno che, nascosti tra , le foglie dei platani, si trovano degli spiriti di natura molto saggi, posati ed eruditi; per ottenere i loro favori bisogna chiedere il loro aiuto, prendere il quaderno degli appunti o un libro di difficile comprensione e sistemarsi sotto le fronde ospitali di questo maestoso amico.
I pini e gli abeti ospitano degli spiriti che si occupano di ridonare la salute e la speranza agli uomini e particolarmente ai bambini. Delle fate molto evolute, devote e fidate lavorano infaticabilmente a spargere influenze protettrici.
Le acacie ospitano degli spiriti molto puri; le ragazze che cercano , la protezione dei loro rami in fiore acquisiscono dolcezza, bontà e i protezione per un matrimonio felice. Le loro qualità di future spose ed il sentimento materno saranno notevolmente sviluppati.
I fiori d’acacia che cadono in quantità durante la fioritura, messi a macerare per quattro ore nel latte fresco, producono un latte di bellezza molto adatto per restituire alla pelle luminosità, morbidezza, e giovinezza.
Digitale (Digitalis purpurea) Deriva il suo nome da “guanto del piccolo popolo”, perché le fate usano i suoi fiorellini, come guanti, altre volte
come cappello.Un altro nome di questa graziosa pianta dai fiori rosa è “ditale del folletto”.
Le digitali contengono “digitalina” uno stimolante cardiaco che può essere l’origine della selvaggia eccitazione dei folletti.
Campanula Le fate adorano senz’altro anche la campanula,i suoi fiori sono usati anch’essi come cappellini delle fate.
Primula Le primule vantano il potere di rendere visibile l’invisibile.Mangiarle è un metodo certo per vedere le fate.Chi si
ferma accanto ad una roccia delle fate con in mano un mazzetto di primule,si apre la strada al loro regno, ma chi usa un numero
sbagliato di primule si ritrova in rovina.
Erba di San Giacomo Questa particolare pianta è usata dalle fate come cavalli improvvisati.Le parole magiche per far volare
gli steli di questa pianta sono “cavallo e covone”.
Pepolino Le api, che sono considerate messaggeri degli Dei, hanno una particolare predilezione per questo fiore.
Per vedere le fate bisogna preparare un infuso con infiorescenze di pepolino, raccolte nei pressi di una collina frequentata dalle fate, e un pò di erba raccolta vicino ad un trono fatato.
Primavera odorosa Le primavere odorose sono amate e protette dalle fate.Questi fiori hanno il potere di rivelare l’oro nascosto
delle fate.
Viola del pensiero è il “piccolo fiore dell’occidente” che Oberon usava nel suo elisir d’amore. (Sogno di una notte di mezza estate. William Shakespeare)
Campanella Il nome scozzese della pianta è “campana dei morti” perché sentire il suo tintinnio equivale a sentire le campane
funebri. La campanella è uno dei più potenti fiori fatati:un bosco pieno di campanelle è un posto estremamente pericoloso:un
luogo di sortilegi ed incanti.
Quadrifoglio ha il potere di spezzare un incantesimo.
Iperico è molto efficace contro gli incantesimi, perché offre una reale protezione dalle fate. Essendo un simbolo del sole,è
usato molto nel sabba del solstizio d’estate. Oltre ad avere un gran potere di difesa ha anche grandi doti terapeutiche.
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